Vi siete mai chiesti com'è l'umorismo di un Premio Nobel per la Fisica? Nella pagina web seguente (in inglese) potete trovarne un esempio:
http://www.phys.uu.nl/~thooft/evolve.html
scritto da Gerard 't Hooft, Premio Nobel per la Fisica nel 1999. Si tratta di parodie dell'evoluzione, in cui si mostrano disegni di creature fantastiche, realizzati da 't Hooft stesso, e relativa descrizione. L'evoluzione è divisa in 3 ere: tecnozoico, inquinatico e extraterrestriozoico. In ciascuno delle tre ere sono poi descritte e disegnate queste creature immaginarie. Alcune sono carine, altre un po' "grevi" da capire.
Buon divertimento!
Sunday, December 13, 2009
Friday, November 27, 2009
STS-129 Terminata - Shuttle atterrato !
Tutto a posto anche in questa occasione! Un'altra missione felicememnte conclusasi e questa volta con atterraggio alla base di partenza ovvero in Florida.
Space Shuttle Atlantis e il suo equipaggio di sette astronauti ha posto fine a un viaggio di 11 giorni con un atterraggio alle 9:44 EST TIME al NASA's Kennedy Space Center in Florida. Atlantis ha compiuto 171 orbite intorno alla Terra e viaggiato per 4.490.138 miglia dal suo lancio avvenuto il 16 novembre.
L'equipaggio dello shuttle ha consegnato circa 30.000 chili di pezzi di ricambio per i sistemi che forniscono energia alla stazione, per quelli di contenimento del surriscaldamento e quelli di orientamento nello spazio.
L'Astronauta Nicole Stott è ritornata sulla Terra dopo 91 giorni nello spazio. Ha trascorso 87 giorni a bordo della stazione spaziale come ingegnere di volo. E' una degli ultimi astronauti che saranno trasportati da e verso la stazione spaziale con la Space Shuttle.
Statistiche: STS-129 è stata la missione 129 dello Space Shuttle, la 31a per Atlantis e la missione nr.31 per la Stazione Spaziale Internazionale. E 'stato il quinto ed ultimo volo del 2009.
Wednesday, November 25, 2009
Physical party?
Che succede quando i fisici vengono invitati a un party?
Scopritelo leggendo questa divertente pagina:
http://scienzapertutti.lnf.infn.it/party/invitialparty.html
Scopritelo leggendo questa divertente pagina:
http://scienzapertutti.lnf.infn.it/party/invitialparty.html
Wednesday, November 4, 2009
10 buoni motivi per sposare un laureato in fisica!
Segnalo che su Facebook c'è un gustoso gruppo chiamato appunto "10 buoni motivi per sposare un laureato in fisica!", creato da Alessio Romito dell'Università di Ferrara. I 10 (ovviamente ironici) motivi, a cui se ne aggiungono poi altri con i post dei membri del gruppo, sono:
1) Se gli girano le p..., sa prevedere con precisione il loro moto.
2) Se gli cade una mela (o altro) in testa, inventa qualcosa di geniale, invece di inveire contro l'universo.
3) Un bel fisico è sempre invidiato.
4) Ha sempre un "momento" per tutti.
5) E' abituato agli attriti, anche tra persone.
6) Non fa drammi se capita un errore di misurazione.
7) Esercita un'attrazione sempre maggiore quanto più ti avvicini a lui.
8) Se ha sopportato i cicli di Carnot e Stirling, ne sopporterà alrti senza problemi!
9) Sta sempre con i piedi per terra, per scaricare meglio la tensione.
10) Con la sua leva solleverà il mondo!
Saturday, October 17, 2009
Battute sparse...
Dal libro di E. Klein: Il tempo non suona mai due volte (Cortina, Milano, 2008):
- Perché fare della matematica? Perché la matematica serve a fare fisica. La fisica serve a fare i frigoriferi. I frigoriferi servono per metterci le aragoste, e le aragoste servono ai matematici che le mangiano e sono allora ben disposti a fare della matematica, che serve alla fisica, che serve a fare i frigoriferi, che... (L. Schwartz)
- Il reale non ha obbligatoriamente frequentato il Politecnico (Anonimo studente dell'Ecole Centrale des Artes et Manufactures)
- Se Dio è un matematico, perché Dio non ha la cattedra? Aveva una sola pubblicazione importante e per di più scritta in ebraico.
- Un matematico non prendeva mai l'aereo perché aveva calcolato la probabilità che su un volo ci fosse una bomba e l'aveva trovata alta in modo preoccupante, finché un giorno un collega, con grande sorpresa, se lo trova accanto in aereo e gli ricorda quei calcoli. Il matematico rivela di aver proseguito la sua ricerca, calcolando anche la probabilità che su uno stesso volo ci siano due bombe, e questa è davvero trascurabile - confida con un ghigno al collega, mentre ammiccando indica il proprio bagaglio a mano sospettosamente rigonfio...
- Nell'ignoranza l'uomo è a casa propria, nella propria patria; nella scienza è in un paese straniero (L. Feuerbach).
Friday, September 25, 2009
Monday, August 24, 2009
Non ci sono più le mezze stagioni...
Il tormentone del Trio Lopez-Marchesini-Solenghi di cui il titolo di questo post, sembra destinato a trovare confutazione. Con sommo sprezzo del ridicolo, un ricercatore australiano, Tim Entwisle ha proposto di aggiungere due nuove stagioni (vedi articolo sul Corriere della Sera): sprinter e sprummer, contrazioni di spring (primavera) e winter (inverno) la prima, e spring e summer (estate) la seconda. A quando i fans si aumer, derivante da autumn (autunno) e summer, o aunter, che mette d'accordo i sostenitori di autumn e winter?
Secondo Entwisle, ciascuna area climatica dovrebbe avere la sua stagione: bando agli equinozi e ai solstizi! In Antartide, sarebbe quindi sempre inverno? Oppure se viaggerete da Milano a Bologna, potreste trovarvi a passare dall'estate all'inverno nel giro di pochi minuti? Appositi cartelli saranno installati per delimitare i territori con differenti aree stagionali?
Direi che questa ricerca è un'ottima candidata all premio Ig-Nobel...
Secondo Entwisle, ciascuna area climatica dovrebbe avere la sua stagione: bando agli equinozi e ai solstizi! In Antartide, sarebbe quindi sempre inverno? Oppure se viaggerete da Milano a Bologna, potreste trovarvi a passare dall'estate all'inverno nel giro di pochi minuti? Appositi cartelli saranno installati per delimitare i territori con differenti aree stagionali?
Direi che questa ricerca è un'ottima candidata all premio Ig-Nobel...
Wednesday, August 5, 2009
La "pigrizia" dei ricercatori...
Qualche giorno fa, sul sito web arXiv - che contiene i preprints degli articoli scientifici (cioè versioni di articoli prima che appaiano sulle riviste) - è stato inserito un lavoro molto interessante. Si intitola Positional Effects on Citation and Readership in arXiv e è stato scritto da A. Haque e P. Ginsparg. Il succo dell'articolo è che c'è un curioso effetto di selezione nelle citazioni degli articoli scientifici, a seconda della posizione con cui appaiono su arXiv. Come è noto, le citazioni sono - o almeno dovrebbero essere - un indice dell'interesse che un certo lavoro riscuote (nel bene e nel male) nell'ambito di un certo insieme di scienziati. Dovrebbe essere una cosa collegata al valore (positivo o negativo) del lavoro scientifico.
Invece, dati alla mano, Haque e Ginsparg dimostrano che se un lavoro è il primo della lista dei preprint che ciascun giorno viene pubblicata su web, allora riceverà più citazioni di quei lavori che sono più avanti o in fondo alla lista! Per esempio, un lavoro che appare in prima posizione nella lista di distribuzione dei preprint astrofisici, riceverà mediamente un numero di citazioni maggiore rispetto ai lavori in fondo alla lista, con un fattore pari a +82%! E questo indipendentemente dal contenuto del lavoro. Il che ricorda tanto certe note tattiche pubblicitarie: un prodotto esposto in vetrina vende di più di uno relegato in qualche scaffale. Tanto è che si nota un picco nei preprint caricati sul sito a una certa ora, proprio perché è quella in cui il software inizia a preparare la lista dei preprints del giorno dopo.
Perfino gli autori sono un po' sconcertati da questo effetto, soprattutto perché accade nell'ambito di una comunità - quella scientifica - che dovrebbe cercare di essere esente proprio da effetti di questo genere. Ma tant'è... Dunque, anche i ricercatori sono pigri e, a quanto sembra, leggono e ricordano i primi lavori della lista, ma poi si stancano presto e lasciano perdere il resto...
Invece, dati alla mano, Haque e Ginsparg dimostrano che se un lavoro è il primo della lista dei preprint che ciascun giorno viene pubblicata su web, allora riceverà più citazioni di quei lavori che sono più avanti o in fondo alla lista! Per esempio, un lavoro che appare in prima posizione nella lista di distribuzione dei preprint astrofisici, riceverà mediamente un numero di citazioni maggiore rispetto ai lavori in fondo alla lista, con un fattore pari a +82%! E questo indipendentemente dal contenuto del lavoro. Il che ricorda tanto certe note tattiche pubblicitarie: un prodotto esposto in vetrina vende di più di uno relegato in qualche scaffale. Tanto è che si nota un picco nei preprint caricati sul sito a una certa ora, proprio perché è quella in cui il software inizia a preparare la lista dei preprints del giorno dopo.
Perfino gli autori sono un po' sconcertati da questo effetto, soprattutto perché accade nell'ambito di una comunità - quella scientifica - che dovrebbe cercare di essere esente proprio da effetti di questo genere. Ma tant'è... Dunque, anche i ricercatori sono pigri e, a quanto sembra, leggono e ricordano i primi lavori della lista, ma poi si stancano presto e lasciano perdere il resto...
Thursday, March 5, 2009
Friday, February 20, 2009
Le ultime parole famose...
"In fisica non c'è nulla di nuovo da scoprire ormai. Tutto ciò che resta da fare sono misurazioni sempre più precise."
Lord Kelvin, discorso pronunciato alla British Association for the Advancement of Science (1900)
Pochi mesi dopo, nel dicembre dello stesso anno, Max Planck dà il via alla rivoluzione quantistica...
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