Dal libro di E. Klein:
Il tempo non suona mai due volte (Cortina, Milano, 2008):
- Perché fare della matematica? Perché la matematica serve a fare fisica. La fisica serve a fare i frigoriferi. I frigoriferi servono per metterci le aragoste, e le aragoste servono ai matematici che le mangiano e sono allora ben disposti a fare della matematica, che serve alla fisica, che serve a fare i frigoriferi, che... (L. Schwartz)
- Il reale non ha obbligatoriamente frequentato il Politecnico (Anonimo studente dell'Ecole Centrale des Artes et Manufactures)
Dal libro di G. Lolli:
Il riso di Talete (Bollati-Boringhieri, Torino, 1998):
- Se Dio è un matematico, perché Dio non ha la cattedra? Aveva una sola pubblicazione importante e per di più scritta in ebraico.
- Un matematico non prendeva mai l'aereo perché aveva calcolato la probabilità che su un volo ci fosse una bomba e l'aveva trovata alta in modo preoccupante, finché un giorno un collega, con grande sorpresa, se lo trova accanto in aereo e gli ricorda quei calcoli. Il matematico rivela di aver proseguito la sua ricerca, calcolando anche la probabilità che su uno stesso volo ci siano due bombe, e questa è davvero trascurabile - confida con un ghigno al collega, mentre ammiccando indica il proprio bagaglio a mano sospettosamente rigonfio...
- Nell'ignoranza l'uomo è a casa propria, nella propria patria; nella scienza è in un paese straniero (L. Feuerbach).